Alcuni consigli per insegnare al cucciolo a non farla in casa
Riducete lo spazio a disposizione del cucciolo. In un primo tempo delimitate l’accesso alle diverse parti della casa, sia per limitare i danni sia per averlo sempre sotto controllo, quando siete in casa e non avete la possibilità di sorvegliarlo o quando uscite ( in certi casi l’uso della gabbia o di un recinto tipo quelli da bambini piccoli, possono essere un utile supporto tecnico).
Allontanarlo dalla camera dove ci sono i bisogni, rimuoverle in modo che non vi veda durante questo lavoro (il motivo e’ che per pulire ci si deve acquattare, il cane si può avvicinarsi e intendere questo vostro comportamento come un invito al gioco, cosa che gli piacerà moltissimo; (alcuni cani faranno le feci, per ripetere quello che loro intendono come un piacevolissimo gioco);
anticipare il piu’ possibile il cane, interromperlo mentre si prapara a fare i suoi bisogni, ossia quando inizia ad annusare il terreno, o a girare su se stesso; quando ha gia’ cominciato a fare la pipi’ e’ in teoria tardi, perche’ potrebbe associare la punizione al padrone e bloccarsi anche quando e’ nel posto dove la può fare, ma e’ presente il proprietario.
- Non punire il cane, se non lo cogliete sul fatto (dopo un secondo dal fatto evitate di punirlo);
- Portarlo fuori con regolarità, tenendo conto che l’ ultima uscita serale, durante il periodo di educazione, dovrebbe essere fatta verso le 23.00 – 24.00, e la prima del mattino non oltre le 7.00;
- Allungare, in modo progressivo, i tempi tra un bisogno e l’altro;tenere conto dei ritmi e delle frequenze dei bisogni del cucciolo: infatti il cucciolo urina circa 8 volte al giorno e defeca circa 3 volte al giorno; solitamente sporca 15 minuti dopo aver mangiato, pochi minuti dopo che si e’ svegliato, e terminato di giocare.
Prima di fare i suoi bisogni ‘avvisa‘ con un comportamento particolare: gira su se stesso, annusa il terreno quando portate il cane fuori, se avete un giardino di proprietà, non limitatevi a metterlo dietro la porta, all’ esterno, ma portatelo sempre nel luogo deputato ai bisogni.