Come insegnare al cane a non fare danni in casa

Fra le mura domestiche il cucciolo può tenere diversi comportamenti “indesiderati”, come danneggiamenti, evacuazioni inappropriate, vocalizzi eccessivi e così via. Per quanto riguarda la prevenzione dei comportamenti distruttivi in particolare, è bene adottare il cucciolo non prima dei due mesi di vita, adattando la casa ai suoi fabbisogni etologici.

La preparazione della casa ai suoi fabbisogni etologici

Per favorire l’inserimento del cucciolo nella nuova abitazione e inibire sul nascere i comportamenti distruttivi sintomo di malessere è fondamentale non farsi cogliere impreparati. Innazitutto, è opportuno utilizzare i feromoni di sintesi disponibili in commercio, oltre a preparare la cesta dei giochi, e le ciotole di cibo e acqua. In questo modo il cucciolo supera più facilmente lo stress legato alla separazione dalla madre e al cambiamento di ambiente.

Durante la notte è necessario permettere al cucciolo di stare nella nostra camera da letto, dove può riposare tranquillamente e riuscire a trattenere le deiezioni con maggiore facilità: fino al momento dell’adozione, il piccolo era infatti abituato a dormire insieme alla madre e ai fratelli. Se lo si desidera, possiamo ricorrere a un cancelletto, per esempio tra la cucina e il soggiorno, per impedire al cucciolo di accedere all’intero spazio abitativo in nostra assenza.

Preparare la casa non basta. Quando il cucciolo entra in famiglia dobbiamo comprendere che stiamo proseguendo il lavoro iniziato dalla madre all’interno della cucciolata. Attraverso una relazione uomo-came fondata sul riconoscimento delle rispettive diversità di specie, dobbiamo renderci conto dei fabbisogni etologici che il cucciolo viene a esprimere, tenendo sempre presente che il cane è un animale collaborativo che vive la socialità come dimensione di vita.

Per raggiungere un legame equilibrato e appagante, che assicuri la serenità del cucciolo, è necessario soddisfare tanto i suoi fabbisogni fisiologici (cibo, bisognini, riparo) quanto quelli di relazione (gioco, coccole, collaborazione). In questo senso, ai fini del completamento del processo di socializzazione, la passeggiata acquista un’importanza particolare: gli esseri umani, gli altri cani, i gatti, i piccioni, le automobili, le biciclette, i rumori e ogni oggetto saranno così conosciuti e identificati come non pericolosi.

Una corretta socializzazione permetterà così al cucciolo di identificare come amici gli esseri umani e gli altri cani. Se tutto si compie rispettando le esigenze del nostro piccolo amico, possiamo dire che qualsiasi comportamento distruttivo deve venire meno attorno agli otti mesi di vita del cucciolo.

Le distruzioni devono, quindi, essere considerate il sintomo di un disagio e non un “dispetto”. Identificare precocemente una malattia del comportamento permette la messa in atto di una corretta terapia che porterà al miglioramento della sintomatologia.

Da ricordare:

  • Le punizioni non pagano
  • L’apprendimento fondato sulle punizioni (verbali e/o fisiche) non solo è instabile ma crea una relazione conflittuale fondata sulla paura
  • Interrompiamo i comportamenti indesiderati (es. rosicchiamento di oggetti) fornendo al cane valide alternative (es. ossa di pelle di bufalo)
  • Evitiamo di inseguire il cane (“rodeo”) quando si allontana con un oggetto in bocca
  • Inginocchiamoci e chiamiamo il cane con voce accattivante.