Il cane e il gatto anziani
Pur non essendo di per sé una malattia, l’invecchiamento comporta un calo delle capacità adattative tale da favorire l’insorgenza di malattie, spesso multiple, o anche il manifestarsi di quadri patologici prima silenti. Per questo, riconoscere e controllare i fattori che possono mettere a rischio la salute del soggetto anziano ed individuare in fase precoce le malattie sono obiettivi molto importanti.
Molte condizioni che influiscono sui nostri animali anziani possono essere tenute sotto controllo in modo accettabile, se non curate definitivamente, così da poter spesso significativamente migliorare la qualità della vita attraverso interventi medici appropriati ed a tempo opportuno. Gli obiettivi di un Programma di cure sanitarie per animali anziani sono quelli di promuovere la longevità e migliorare la qualità della vita dei pazienti anziani riconoscendo e controllando i segni di malattia in fase precoce, correggendo o ritardando la progressione dei disordini già in atto.
Alimentazione
Poiché l’invecchiamento è un processo progressivo, il momento in cui occorre cambiare alimentazione è abbastanza arbitrario. Nel cane l’età ‘geriatrica’ è considerata tra gli 8 e i 13 anni considerando che le razze più piccole sono più longeve di quelle grandi. L’età media dei gatti oggi è considerata intorno ai 15 anni quindi si considerano anziani dopo i 9/10 anni.
Nel Cane occorre prevedere un cambio di alimentazione a partire dai 5/6 anni nelle razze giganti e intorno ai 7/8 anni nelle razze piccole, cioè quando gli animali iniziano a prendere peso ed a manifestare disturbi fisici o comportamentali associati all’età.
Il paziente anziano è diventato un organismo fragile, in equilibrio instabile tra il mondo dei sani e dei malati. Deve essere l’oggetto di ogni attenzione perché le sue capacità adattative si sono ridotte ed ogni errore alimentare può essere fonte di seri problemi.
La Bocca
L’ecologia boccale si fonda su un insieme di meccanismi complessi che permettono di difendere la bocca dalle aggressioni esterne ( batteri, traumatismi…). Con l’invecchiamento queste difese si riducono e aumenta il rischio malattie, soprattutto di natura infettiva.
Spesso se non si sottopone l’animale a dei controlli periodici queste infezioni si protraggono troppo a lungo producendo danni irreparabili. L’estrazione dei denti malati è un intervento drastico ma necessario per alleviare il dolore ai nostri amici che lo nascondono molto dignitosamente. Non bisogna aver paura di trattare le affezioni oro-dentali a qualsiasi età dell’animale. Questo trattamento migliora notevolmente le condizioni di vita possibili.
Apparato Genitale
Si consiglia di controllare con la palpazione ogni volta possibile le mammelle delle cagne e delle gatte perché purtroppo sono molto frequenti le neoplasie a questo livello. La terapia risulta essere solo chirurgica e se si procede quando la neoformazione è ancora molto piccola le possibilità di una prognosi favorevole sono molto più alte.
Un’altra patologia tipica delle femmine anziane non sterilizzate è lo scolo dalla vagina di sostanze mucoidi/sangue che spesso vengono trascurate dal proprietario ma che presto evolvono in pus con un aumento notevole dei rischi di intervento. Ogni scolo vulvare va rilevato ed indagato ecograficamente per poter intervenire a tempo.
Nei maschi sono frequenti le variazioni di dimensioni dei testicoli che possono essere segni di patologie neoplastiche.